martedì 12 gennaio 2016

Perinaldo: cielo, stelle e... mimose fuori stagione


 A che tante facelle?
Che fa l'aria infinita, e quel profondo
Infinito Seren? che vuol dir questa
Solitudine immensa? ed io che sono?

Perinaldo, entroterra sanremese, provincia di Imperia... ancora una volta mi tornano in mente i tempi del liceo e le lezioni di italiano, rese interminabili e noiosissime nel prendere faticosamente appunti in un collage di brani, tratti da questo o quel critico, che l'insegnante velocissimamente e pedissequamente snocciolava come in un rosario recitato da anni, senza ormai rendersi più conto di cosa significassero quelle parole.
Perinaldo, 572 m, entroterra sanremese (Imperia)

E noi a testa bassa a ricopiare, per poi ripetere come pappagalli alle interrogazioni. Eppure al momento del "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" del Grande di Recanati, "finalmente" qualcosa di personale scese dalla cattedra nel commentare quelle stelle, le "piccole faci" leopardiane: "ragazzi, questa pagina vi serva a riflettere, ad affrontare gli interrogativi della vita con un po' di pessimismo, voi siete troppo superficiali"... ecco più o meno il succo di quello che riuscì a tirar fuori in quel momento. Dentro di me la mandai a quel paese immediatamente. Di sicuro a quei tempi mi interessavano molto di più altre cose, però davvero la letteratura italiana fatta in quel modo difficilmente poteva far nascere una passione. Ma quel brano mi è balzato in mente di fronte alla casa natale di Giovanni Cassini, grande astronomo, che in questo borgo dai connotati un pochino recanateschi ebbe i natali nel 1625...
La lapide posta sulla casa natale di Cassini
molto prima di Leopardi. Eppure, mi immagino il piccolo Giovanni a guardare all'insù "le facelle" in un cielo pulito, reso più luminoso che mai da un buio assoluto intorno, in un piccolo villaggio di montagna, nei primi decenni del Seicento. E lo scoccare della scintilla di una passione che lo avrebbe portato lontano, a Parigi, sotto la protezione del Re Sole (guarda caso...) e a cercare un senso all'esistenza di quelle "facelle".
Giovanni Cassini
Pure Cassini è un grande italiano (si interessò anche di idraulica, medicina, entomologia ecc.): con i mezzi di allora scoprì quattro satelliti di Saturno e la divisione (che porta il suo nome) degli anelli del secondo pianeta del sistema solare, oltre a realizzare una grande mappa della Luna.
Murales "alati" di Perinaldo
Una tensione verso l'alto che quasi si avverte in questo lindo paesino (bandiera arancione del Touring), dove un lapide avverte il "viadante" che qui nacque non solo Giovanni Cassini, ma una vera e propria discendenza di astronomi (i Maraldi) e in cui anche recenti murales sembrano certificare la voglia di spiccare il volo verso il cielo. Nelle vicinanze, su un poggio, un'altra particolarità, tradizionalmente attribuita al Cassini: la chiesa della Visitazione (all'interno, racchiude una meridiana a camera oscura)  che volle orientata in linea col meridiano (in realtà se ne discosta di qualche grado).
Chiesa della Visitazione





Leggenda vuole che chi confessava al parroco i propri peccati veniva mandato qui ad espiare le proprie colpe, in ginocchio - dal tramonto fino al mattino seguente - sopra chicchi di granoturco sparsi davanti alla porta... e le stelle in questo caso  le vedeva davvero.
Mimose "fuori stagione", tra ulivi e macchia mediterranea
Luogo ameno, che in questa strana stagione di inverno-primavera vede il fiorire tutto intorno, già a fine dicembre, di numerose piante di mimosa con i loro inconfondibili capolini sferici, quasi dei piccoli "ammassi" di stelle gialle che riscaldano la vista in mezzo agli ulivi e alla macchia mediterranea. E
sembrano offrirti il profumo della vita così com'è, senza porsi troppe domande... il che, chissà, forse è meglio.

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