Sbagliato dire che quello della risaia risulti un paesaggio monotono, perchè, nei suoi cambiamenti stagionali, comunque non lo è. Ma qui a Barengo alcune circostanze, una delle quali non ripetibile a breve, "inventano" un nuovo, effimero, luogo: la risaia "alpina". Combinazioni che fanno sì che questa appaia più simile a un laghetto di montagna. Eccole una per una. Siamo nella zona della provincia di Novara dove le risaie si mostrano più a settentrione, situate proprio sotto le estreme colline moreniche, residuo delle ultime glaciazioni, che rendono lo skyline diverso da quello abituale.
Quindi, ecco sullo sfondo i pini silvestri che prosperano proprio in quei terreni "poveri" composti da argille e ciottoli. Un prato verdissimo sulla riva... e si aggiunga poi l'appena avvenuta sommersione, ciò vuol dire che passerà ancora qualche tempo prima di vedere spuntare le piantine di riso a nascondere la superficie. E dunque ai primi di aprile lo specchio d'acqua risulta in tutto simile a un lago.
E infine si inserisca l'elemento imprevisto, una catasta di tronchi di alberi ad alto fusto - frutto di un taglio non effettuato da decenni nella zona - che richiama boschi e boscaioli di alte e altre quote. Un paesaggio davvero particolare. Voltando le spalle, spunta però la "normalità", con le contigue risaie della cascina Solarolo pronte a resituire al viandante il panorama più usuale.