domenica 17 maggio 2015

La Casa dell'albero... una lotta tra uomo e natura


A volte la natura si prende la rivincita sugli interventi umani. Altre volte succede il contrario: è l'uomo che, proditoriamente, restituisce lo sgarbo... magari anche in maniera incomprensibile.
Nei pressi di Castellazzo Novarese, nel bel mezzo delle risaie, resiste da tempo immemorabile una solitaria costruzione semidiroccata.

Cosa fosse in passato ormai nessuno se lo ricorda più. Un semplice cascinotto, un'abitazione rurale o un deposito di attrezzi agricoli... certo è che negli anni deve aver visto passare dentro e intorno a sé tante storie. Io la conosco come soggetto fotografico amato da molti per quel suo "essere" immutabile in mezzo allo scorrere della stagioni, con alle spalle la scenografica quinta delle Alpi Occidentali. Anzi no, tutt'altro che immutabile perché nei decenni - da quando il tetto aveva ceduto all'incuria - al suo interno era cresciuta, rigogliosa, una pianta di ciliegio selvatico. Per me è sempre stata la "Casa dell'albero", semplicemente, non andando più di tanto ad indagare cosa fosse, di chi fosse, perché fosse stata abbandonata. Misteriosa e bella da vedere, nella sua "rinaturalizzazione", con quella pianta fiorita che ne segnava ogni primavera in più. E, attorno, le risaie che si adeguavano alla mise paesaggistica stagionale nei loro cambiamenti cromatici.

                    La "Casa dell'albero" in estate...
                                                                                                      



                                                                         autunno e...

... inverno
Poi un giorno qualcosa è cambiato. L'albero è sparito e la casa è rimasta sola e questa volta, sì, è divenuta insensibile allo scorrere del tempo, salvo quel progressivo e continuo decadimento, impercettibile al nostro occhio nel suo divenire. Vendetta umana al tentativo della natura di ingentilire un rudere, come solo lei sa fare? Chi lo sa? Forse la semplice incapacità di cogliere e lasciarci incantare dalla bellezza che ci è vicino. Ma, se persa è una battaglia, la guerra è ancora lunga. All'interno della casa, ogni primavera rinvigoriscono piantine e arbusti. Alla fine qualcuno potrà vedere a chi spetterà la vittoria...
La "Casa dell'albero" - senza albero - come si presenta oggi

Nessun commento:

Posta un commento