martedì 14 aprile 2015

La chiesetta delle storie prigioniere di Fara

Quanta umanità avranno visto queste mura dimenticate? In genere è la domanda che mi pongo quando sono di fronte a un'antica costruzione abbandonata, destinata senza alcuna colpa all'oblio e all'incuria. La chiesetta della Beata Vergine Addolorata presso Fara Novarese, più semplicemente la "Madonna dei Campi" è un ex edificio sacro, di non eccelso valore artistico, come ce ne sono tanti sparsi in Italia. Avvicinandosi, in piena campagna, alla semidiroccata costruzione seicentesca, non si può non essere colpiti dalla grande scritta "ti amo", verniciata su un orrendo portone metallico che ne chiude l'entrata. 
La chiesetta abbandonata della "Madonna dei Campi" a Fara Novarese
Poi ti affacci alle inferriate e ti sporgi a sbirciare dentro, cogliendo la desolazione dell'interno, quasi spoglio. Resistono un paio di affreschi e un piano d'altare di una certa eleganza.
L'interno del tempio abbandonato
Allora ti vien da pensare alle vicende della gente che, per qualche secolo, ha frequentato la chiesetta. Le preghiere, le imprecazioni, le cerimonie, i canti, i peccati, i sermoni più o meno ispirati, il dolore degli ammalati di colera qui ricoverati in una sorta di lazzaretto e... chissà quante altre cose, compreso l'ascetismo di frati francescani eremiti che qui trovarono rifugio in un lontano passato. Tutto svanito. Tutto dimenticato. Solo i muri rimangono impregnati di storie, voci, sensazioni, pensieri che invano cerchi di percepire. E se qui dentro fosse passato qualche assassino, magari a chiedere perdono? Chissà perché... ma questa chiesa così solitaria mi fa venire in mente l'ambientazione rurale di una mistery story immortalata in uno dei primi film di Pupi Avati, "La casa dalle finestre che ridono"

Il lucchetto "galeotto"
E mentre invano cerchi di frugare nella memoria qualche parallelismo tra la "Madonna dei Campi" e la cascina del film con le inquietanti finestre dipinte, ecco che, a pochi centimetri dal naso, noti sull'inferriata un unico, semiarrugginito lucchetto... un'altra storia. Sarà la stessa di chi ha verniciato il "ti amo" sul portone o un'altra? Quel lucchetto e quella scritta avranno ancora un significato per i loro autori o sono figli di un'effimera e giovanile stagione di passione?
La tangenziale "misteriosa"
Pure in questo caso, segreti imprigionati nelle antiche pareti del tempio abbandonato, che non possono scappare di qui. 
E' ora di tornare, curiosamente percorrendo un deserto nastro d'asfalto che quasi lambisce la chiesetta. E' la tangenziale - "figlia di un appalto minore" - del paese di Fara Novarese, che attende da anni di essere completata in tutta la sua lunghezza.
Anche questa un'altra storia o forse un mistero che solo i muri della "Madonna dei Campi" possono sapere... o forse neanche loro.

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