Aggrappata,
quasi nascosta a un contrafforte della valle Armea, a una decina di
chilometri dal mare (che però non si vede) Ceriana, entroterra
sanremese, ha il fascino di quei luoghi-tentazione dove per un
attimo pensi: "Se mi rifugio qui non mi beccano più... e mi
invento anche un'altra identità".
Passato
ormai il - relativo - bailamme del periodo estivo, il paese, poco
più di milleduecento anime, non tarda a presentarsi per quello che
è: un piccolo scrigno di sorprese.
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Il paese di Ceriana, in valle Armea (Imperia) |
Un po' ritroso ad aprirsi, per la
verità, come del resto è nel carattere dell'entroterra ligure.
Dove
si indovina, addentrandosi nei carrugi, la stratificazione delle
epoche, a partire dai resti del castrum romano sopra il quale
si costruirono una solida cinta muraria e camminamenti per difendersi
dalle incursioni dei "soliti" saraceni nel medioevo, accolti a
pentolate di olio bollente gettate dalle tante caditoie presenti.
E
dove ci si sorprende per un numero di chiese, oratori e cappelle
sproporzionato in relazione agli abitanti (perlomeno quelli di oggi)
del borgo.
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Visitazione: l'oratorio degli "Azzurri" |
Anzi ogni chiesa ha un suo... partito. Neri, Verdi, Rossi
e Azzurri (sì... anche loro), sono infatti le antichissime
confraternite cerianesi (che resistono ancora oggi, con tanto di
riti di iniziazione dei novizi) cui erano associati vari luoghi di
culto.
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Oratorio di santa Caterina, dei "Rossi", e la chiesa di S.Spirito |
E poi una chiesa parrocchiale tardo barocca, imponente, che
domina su tutto. Quasi "incredibilmente" aperto in una domenica
pomeriggio di metà settembre, il grande tempio svela al suo interno
un misconosciuto capolavoro cinquecentesco (messo lì un po'...
così): un polittico con San Pietro in Cattedra, di autore ignoto.
Nella predella miracoli di Gesù con un fil rouge "acquatico",
tanto per ricordarci che siamo in Liguria.
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La parrocchiale tardo barocca di Ceriana e, sotto, il prezioso polittico |
Poi
ci si addentra nei carrugi, dove, come accade spesso in luoghi come
questi, incontri più gatti che abitanti, che invece ti sembra
indovinare atti a sbirciare i "foresti" dall'alto, protetti alla
vista dalle feritoie delle tipiche imposte liguri o assopiti in una
silente quiete postprandiale.
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Gallerie e camminamenti coperti a Ceriana |
A ogni svolta, ripidissimi e
strettissimi anditi che si aprono improvvisamente sembrano perdersi
nel nulla, come il "carrugio della Pena" (nomen omen)
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Salendo verso.... l'ignoto "du carugiu da pena" |
mentre camminamenti coperti dominano la valle: insomma un labirinto dove
davvero... sparire è facile.
Lungo la strada che riconduce a
Sanremo, la sorpresina finale. Qualcosa che non avevi notato salendo,
perchè in posizione, "naturalmente", quasi nascosta.
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L'insegna del... paese-tabellina |
Ovvero una
di quelle magnifiche e vetuste insegne smaltate della benzina Lampo
di un' Italia che fu, ormai quasi scomparse (o “involate” da
qualcuno) che recita: "Ceriana m. 369 s/m" - giustamente infissa
presso il numero civico 3 - proprio come la prima sequenza, dalla
cadenza un po' esoterica, della tabellina del numero perfetto. E in
effetti lasci questo luogo con un "gusto" strano negli occhi,
quasi con la convinzione di aver sfiorato qualcosa di enigmatico,
celato, da cercare nel sottofondo del piccolo scrigno cerianese.
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