Dalla
città di Borgomanero verso nord, l'Agogna assume via via i connotati
di un vero e proprio torrente alpino... ma a Briga Novarese ecco la
sgradita sorpresa annunciata la settimana scorsa: su un cartello si
legge inequivocabilmente la dicitura "Fiume Agogna". Ma come, e
tutti i discorsi fatti finora?
Rimanendo alla metafora calcistica cambierebbe il risultato, 2-1 per l'Agogna torrente più lungo d'Italia. Però mi sembra un gol nettamente in fuorigioco e quindi, come arbitro (clamorosamente parziale) lo annullo senz'altro. Sarà stata la svista di qualche addetto poco attento.
Chiuso
l'incidente... da Briga in poi l'Agogna "risale" quasi
completamente immersa tra i boschi, diventando, tra l'altro, un
ottimo percorso scuola per canoisti. Ho bypassato questo tratto poco
accessibile per ritrovarmi, poco dopo, di fronte a un idilliaco e
discosto villaggio rurale, Pezzasco, accolto dall'abbaiare di cani,
senza peraltro veder anima viva (e dire che siamo a pochissimi km da
Orta San Giulio, brulicante di turisti). Eppure ci abiterà qualcuno,
a giudicare dal groviglio di fili elettrici che deturpano il
paesaggio.
Dove saranno i villici? Il torrente qui è estremamente pulito e invitante in una giornata estiva e Corinne non si fa pregare un secondo per mettere al fresco le sue zampine,
non lontano da un'antico e scenografico ponticello in pietra, immerso nel verde.
Più
avanti il torrente risale ancora verso la sua origine deviando
nettamente a destra, prima del paese di Armeno, per il suo ultimo (o
meglio... primo) tratto, noto come "Valle dell'Agogna" . Qui il
suo percorso è seguito, più o meno, da una strada che collega Lago
d'Orta e Lago Maggiore e che, da tempo immemorabile, è quindi detta
"Delle Due Riviere".
Eppure non è che sia granché
frequentata... meglio così. E anche l'ambiente è rimasto quello che
mi ricordo fin da bambino, punteggiato da vetusti cascinali, tra
boschi e pascoli, dove ancora qualcuno, fortunatamente, resiste a
presidiare il territorio dall'abbandono. L'Agogna si fa sempre più
spumeggiante torrentello di montagna e oramai volge lo sguardo versi
i più ripidi pendii di suo "padre", il Mottarone, dove, a circa
1100 metri, tra l'Alpe Nuovo e l'Alpe della Volpe zampillano, da
diverse sorgenti, le sue prime acque, quelle stesse (magari un po'
meno pure) che, dopo un viaggio di 140 km, si getteranno nel Po.
Accompagnato da Corinne e sentendomi un po' come Livingstone, mi sono
messo alla ricerca delle sorgenti dell'Agogna, in fondo un po' il mio
“Nilo”.
E così ci siamo addentrati in una fitto bosco, a ridosso
della provinciale del Mottarone, dove si apre una valletta appena
accennata che accoglie il primigenio impluvio del torrente e, qualche
decina di metri più in alto, la sua sorgente... Giunto alla fine, o
all'inizio... allora c'è o non c'è questo primato? Secondo me sì,
e se si va a spulciare wikipedia alla voce Agogna, è classificata
come torrente... ma una noticina avverte "nonostante le
caratteristiche di fiume", noticina forse aggiunta per giustificare
il fatto che figura anche nella "classifica" dei fiumi. E allora
come si esce dal dilemma?
Qualcuno ha tentato di risolverlo già
molto tempo fa, addirittura un senatore del Regno di Sardegna,
l'avvocato Giacomo Giovanetti (1787-1849) tipo molto esperto di acque
che, per tagliare la testa al toro, dopo averne studiato le
caratteristiche, definì l'Agogna "fiume-torrente". E qui
potrebbe partire un'altra classifica, anche questa tutta da
scrivere... ma io preferisco, in attesa di smentite, tenermi la mia...
Rimanendo alla metafora calcistica cambierebbe il risultato, 2-1 per l'Agogna torrente più lungo d'Italia. Però mi sembra un gol nettamente in fuorigioco e quindi, come arbitro (clamorosamente parziale) lo annullo senz'altro. Sarà stata la svista di qualche addetto poco attento.
Immerso nel verde, il villaggio di Pezzasco |
Dove saranno i villici? Il torrente qui è estremamente pulito e invitante in una giornata estiva e Corinne non si fa pregare un secondo per mettere al fresco le sue zampine,
non lontano da un'antico e scenografico ponticello in pietra, immerso nel verde.
Il ponte in pietra sul torrente, presso Pezzasco |
Fienagione nella valle dell'Agogna |
Il primo impluvio dell'Agogna... |
...e finalmente, sotto una roccia, la sua sorgente |
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