Colloro, frazione di Premosello Chiovenda (Ossola) |
Una "Carcavegia" di qualche anno fa, falò sul quale si bruciano i fantocci degli anziani del villaggio |
Forse quella più nota è l'antichissima tradizione della Carcavegia del 5 gennaio, un grande falò propiziatorio, che si effettua contestualmente e in concorrenza con quello del capoluogo comunale Premosello, sul quale si bruciano le effigie del vècc e della vegia, i due più anziani del paese, con tanto di nome sui fantocci sacrificati. Ma è anche una delle porte del Parco nazionale della Valgrande (di cui fa parte), l'area wilderness protetta più estesa d'Italia, che si apre al di là del versante montano. E qui di storie ce ne sarebbero parecchie, dalle gloriose e insieme tragiche vicende della Repubblica Partigiana dell'Ossola a quelle, un po' più vicine a noi (ma ormai neanche tanto) dei montanari che nella stagione estiva "caricavano" gli alpeggi oltre questi quasi inaccessibili versanti, l'ultimo dei quali, "Paulin" Primastesta, nativo proprio di Colloro, si arrese nel 1969, l'estrema estate in cui salì alla sua Alpe Serena "dentro" in Val Grande, suggellando sulla pietra il suo addio.
L'addio nella pietra di Paulin Primatesta (1969) |
Il campanile della chiesa di San Gottardo |
Il Monte Ventolaro e la Punta Usciolo da Colloro |
La casa natale del Venerabile Generoso Maria Fontana |
Anche Corinne sembra ammirata dal paesaggio... |
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